INTERIORA

Daniele pezzana



  • al vento

    pallido come i petali di ortensia quando sfioriscono, la bellezza tutta intorno che non entra, che non puó entrare. Il difetto della paura che sovrasta tutto e un silenzio di ghiaccio che pare essere l’unica cura a tutto.

  • Homeless

    È stretto, semplicemente stretto, vivere quattro mura che non ci viene spontaneo chiamare “casa”.

  • Sorrisi dipinti

    Quelle cose che ti fanno sentire bene, il pensiero, la creazione, l’analisi personale delle cose e la loro esternazione.

    Poi ogni istante dedicato a questa meraviglia viene rubato, dapprima cerchi di fare le cose senza che sia “il momento giusto” pur di non abbandonare piccoli lidi sereni, poi ti compatisci perchè stai mettendo accanimento terapeutico nel cercare di far sopravvivere nel modo scorretto quelle cose ve rendono la vita degna di essere vissuta.

    Poi ti disegni un sorriso degno di un pagliaccio malinconico e guardi l’orologio.

    #90secondstomidnight

  • Ere nuove

    È passata un’era, eri li a padroneggiare la prima rivoluzione delle macchine, e tu decidevi cosa dovevano fare per te come schiavi instancabili; è naturale che tu sia finito con l’era, e ora le macchine decidono da sole.

    Mi manchi.

    Mi manchi assorto “come se nulla fosse” in qualche intrigo logico, per sfregarti poi gli occhi sotto agli occhiali.

    Mi manchi.

    Vorrei essere li con te, in quel posto senza tempo, a recuperare quello che ci siamo persi.

    Aspettami, arrivo.

  • Non spariranno i fiori

    Quando avrà l’aspetto di un fiore, odorerà come un fiore, sarà setoso e delicato al tatto e renderà piacevole una semplice passeggiata.

    Quando saremo convinti che sia un fiore, ma sarà solo una nostra sensazione, beh, io non voglio essere presente.