È passata un’era, eri li a padroneggiare la prima rivoluzione delle macchine, e tu decidevi cosa dovevano fare per te come schiavi instancabili; è naturale che tu sia finito con l’era, e ora le macchine decidono da sole.
Mi manchi.
Mi manchi assorto “come se nulla fosse” in qualche intrigo logico, per sfregarti poi gli occhi sotto agli occhiali.
Mi manchi.
Vorrei essere li con te, in quel posto senza tempo, a recuperare quello che ci siamo persi.
Aspettami, arrivo.